STRESS, “COLPITO” L’89% DEGLI ITALIANI
Difficoltà economiche (66%), lavoro (61%) e relazione col partner (31%) tra le principali cause.
Mentre sul posto di lavoro incidono soprattutto insoddisfazione economica (55%), carichi (46%) e difficoltà di carriera (46%).
I desiderata in azienda? Flessibilità oraria (55%) e abbonamento a centri fitness (34%).
L’89% degli italiani dichiara di essere troppo stressato, sottoposto a un carico di pressioni, incombenze e preoccupazioni che riduce la qualità della vita e arriva molte volte a incidere negativamente sulla salute, il lavoro e le relazioni sociali.
È quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua sul welfare1.
Le principali fonti di stress per gli italiani sono le difficoltà economiche (66%) e il lavoro (61%). Seguono, in terza posizione, i problemi di salute (55%), ma anche la relazione con il partner (31%) e la gestione e l’educazione dei figli (27%).
Tra i disturbi correlati allo stress che più condizionano la vita degli italiani, l’eccessiva stanchezza, spesso generata da insonnia (53%), gli sbalzi d’umore (51%), la tensione muscolare (27%), la tachicardia o l’emicrania (26%).
Come gestire, allora, tutto questo stress? In generale, per il 52% degli italiani, il rimedio principe è un’attività fisica regolare, ideale per scaricare la tensione e ritrovare il proprio equilibrio. Tra le discipline considerate più efficaci, il 52% sceglierebbe la corsa, il 48% si affiderebbe ad attività rilassanti come yoga, pilates e meditazione e il 42% al nuoto.
Ma oltre allo sport, secondo gli italiani è possibile combattere gli effetti negativi dello stress anche attraverso l’alimentazione, ad esempio bevendo infusi e tisane rilassanti (49%), sedute di fisioterapia e massaggi (39%) e frequentando centri termali (34%). Per un ulteriore 10%, infine, la soluzione è ricorrere ai farmaci.
Capitolo lavoro. Se l’attività lavorativa è fonte di stress secondo due italiani su tre, la prima causa scatenante è l’insoddisfazione economica (55%), dovuta a una remunerazione insufficiente e comunque non in linea con le proprie aspettative, seguita dai carichi e ritmi di lavoro spesso pressanti (46%) e dalla mancata realizzazione professionale (46%), che aumenta il senso di inadeguatezza e di insuccesso. Tra le altre fonti stress, la carenza di tempo per sé (38%), il clima competitivo all’interno dell’azienda (34%), che porta a vivere in modo non sereno l’ambiente di lavoro, e il pendolarismo (31%).
L’azienda stessa, tuttavia, può fare la sua parte e mettere in campo misure di welfare per affrontare e gestire lo stress lavoro correlato. In cima ai desiderata degli italiani, la flessibilità oraria e lo smartworking (55%), che permettono una migliore conciliazione dei tempi e degli impegni lavorativi con quelli della vita privata. Il 35% vorrebbe poi che venisse messa a disposizione dei dipendenti un’apposita sala relax e un ulteriore 34% vorrebbe invece usufruire di un abbonamento a un centro fitness.
Insieme all’adozione, in generale, di uno stile di vita sano, che tutti possiamo impegnarci a mettere in pratica, anche il welfare aziendale ricopre un ruolo importante in questo senso. Anche perché, evidenzia la nostra ricerca, il lavoro è uno dei fattori di influenza sullo stato psicofisico. Per noi si tratta di un tema centrale: come Reale Mutua, infatti, siamo da sempre a fianco degli italiani e delle imprese con una serie di soluzioni, anche tecnologiche, per curare e tenere sotto controllo la propria salute e incentivare l’attività fisica.
Commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di Gruppo.